domenica 18 gennaio 2009

Titanium

Siamo in pieno Web 2.0 e l'evoluzione delle webapps è cominciata da un pezzo. Nate alla fine degli anni 90, con il compito di ridurre i costi gestionali di alcuni software industriali, le webapp sono cresciute recentemente anche grazie allo sviluppo dei ricercatori di Google e Microsoft. Attualmente le webapp (da non confondere con le Web App di Apple che ha usato questo nome per categorizzare i programmi legati ai servizi web) offrono pacchetti di software usabili online e software quali Webmail, e-commerce, web forum, blog, MMORPG e molto altro.
Le webapp funzionano direttamente nel browser senza bisogno di installarle sul Mac, tuttavia c'è un numero cospicuo di utenti che preferisce installare le applicazioni sul proprio computer per avviarle al momento opportuno. Esistono già alcune soluzioni per trasformare una webapp in una desktop application: c'è il professionale Adobe Air che necessita di conoscenze profonde per la realizzazione di un software, o Fluid che pur essendo estremamente facile, è alquanto limitativo, poiché rivolto a chi ignora completamente i linguaggi di programmazione.
Mancava appunto una via di mezzo: Titanium, segnalato dagli amici di Zeronave, si propone come l'anello mancante tra i due software, è infatti simile ad Adobe Air, ma è realizzato dalla Appcelerator, una compagnia Open Source; il software richiede un minimo di conoscenza ed esperienza tecnica, ma creare una piccola applicazione partendo da una webapp è un'operazione alla portata di molti, grazie anche agli ottimi screencast disponibili sulla pagina dedicata del sito. Adesso vi saluto Chicco.

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